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«“Le Cercle Rouge” di Melville, “Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il caso Moro”, “Sacco e Vanzetti”…» Andrea beve a gargarismi la sua aranciata. «Beh? Mai visti?». «Mai…» serio come la morte, sempre Andrea «…non guarderò mai film dove muore Volontè». A Sofia basta guardarlo un secondo: «Ma sei un coglione». Intanto la signora Marta osserva la vita passarle di fronte, mentre boccheggia accasciata su un muro. Accanto a lei una busta della spesa piena e un ombrello rosso aperto, sì di quelli piccoli, ‘dei cinesi’ dice lei. Le vecchie cardiopatiche non dovrebbero fare la spesa sotto la pioggia. Il 61 spacca il fanale di una C3, in sottofondo le grida di giubilo dei passeggeri. Al Forte Prenestino Letizia si sforza nel guardare un puntino, una luce lontana, una stabilità emotiva, politica, consolidata nel tempo: niente, è cascata di nuovo. Il buon Fabrizio scuote il capo, sussurrando dai baffetti «Ma chi cazzo l’ha montata la camera così, ma chi cazzo l’ha montato sto treppiedi così…oh, ma quel faretto…» e via come un’anguilla. Sara, cinquant’anni, cammina dolcemente a piazza del Popolo, alla manifestivalizzazione, davanti a lei passano: Nanni Moretti, Corrado Augias, Vecchioni, Jovanotti, Serra, Litizzetto, il 60 largo pugliese, «Cazzo l’ho perso» urla Sara, mettendosi una mano di vergogna davanti alla bocca. Occhiali da sole su, occhiali da sole giù? Giacchetto sì, giacchetto no? “Montepulciano”? O “Passito”, ma di quello buono, lo fanno gli amici miei di giù? Si interroga Giorgio ballonzolando con la reggae music: il destino sì, lo sguardo di lei no, forse no. E per ultimo Giuseppe Pastrone, di anni sessantasei, che alza la saracinesca del suo antiquariato gianicolense e ogni mattina si china per raccogliere la testa del cavaliere, la sua lancia, lo stemma, l’armatura e quant’altro. Poi torna a casa, la sera non troppo tardi e mangia con Marisa alle sette e mezza. «Perché hai l’iride triste?» chiede Marisa, filosofa da venticinque anni. «Mi è di nuovo caduta la testa, amore mio» e poi guardano la televisione.