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Scelta politica di non fare politica non avere
politica da tradurre in azione in loghi in
parole padrone. Pugni
nei loghi appesi su un muro non mio
non ancora.
Politicamente scorretto fregarsi di tutto
tutto sbagliato imbrattato impiastricciato
bruciato quasi marcito.
Lasciatemi stare
l’urlo del mio manifesto.
Non me l’accollo la puzza di fumo sudato
di fiato bruciato di grida assordite dal proprio rumore
Dice una mamma Non c’è futuro
La mia compagna Non c’è futuro
ripete Bisogna lottare
dice con gli occhi sul rosso
di un logo dipinto sul muro.
Fatti sentire Difendi chi sei Prenditi quello che vuoi Diventa il sogno che hai
discorsi di gente.
Non ho da lottare perdere
tempo tra banchi inchiodati.
Scelta politica non politica forse indolente
forse innocente
o cinica troppo superba
Parlo parole insensate
politiche no ma neanche impolitiche
poetiche no forse patetiche poco profonde confuse un po’ troppo
Il mio manifesto
Fate come vi pare.
Tutto è impiastrato
io pure m’impiastro
d’inchiostro
sul letto di una camera chiusa
lontana dal grido dipinta di rosso
nessuno la vede.
A quelle donne rispondo
Ecco il futuro.